Stanotte si sono chiuse le riprese dell'opera ibrida videoarte/documentario "The perfect pandemic criminal" grazie alla pazienza di Roberto Corso che ha prestato la sua immagine per questa narrazione.
reati documentati: Toccarsi il viso, superare il confine
È un momento di ripartenza
Non sarà più come prima... non è più come prima... il re è nudo
Le cose sono cambiate e il set è diventato un modo per riconciliarsi con il proprio lavoro e le debolezze che lo caratterizzano.
Grazie alla residenza si sono aperte in me nuove prospettive narrative ma soprattutto il piacere di sperimentare nuovamente senza seguire i limiti e le sofferenze di un mondo istituzionale dell'arte ormai ripiegato su se stesso e in piena debolezza.
La contaminazione con gli amici e colleghi della residenza è stata fondamentale.
Immense umanità che avvolgono pensieri, sensazioni, emozioni trasformandoli in gesti, segni, tratti che vengono restituiti al castello o meglio alla rappresentazione della nostra vita fatta di mura, confini, bellezza, sofferenza, sangue, sguardi.
Immagini dai due set - foto Ilaria Sabbatini
immagini dell'elaborazione del lavoro
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